Riflessi fiscali dell’attività di agriturismo

Il sistema tributario italiano, prevede che il calcolo del reddito da sottoporre a tassazione sia fondato generalmente sulla differenza ricavi meno costi. Questo assunto generale trova numerose e diverse eccezioni: pensiamo ad esempio al settore dell’autotrasporto oppure al reparto agricolo, e più in generale a tutti quei regimi fiscali di natura “forfettaria” presenti in Italia. Fra le attività disciplinate in maniera “straordinaria”, rientra l’attività di agriturismo. La figura dell’agriturismo è regolata (tra le altre) dalla legge n. 63 del 16 marzo 2006 e dall’art. 5 L. 413/91, ma sono comunque le regioni ad avere competenza legislativa riguardo la regolamentazione del settore agrituristico e tali leggi vanno a integrare, per ogni singola regione, la normativa nazionale. Il legislatore, disciplinando la figura dell’agriturismo, mira a diversi fini. Innanzitutto vi è il tentativo di conservare le attività umane nelle aree rurali e di tutelare, qualificare e valorizzare le risorse specifiche di ciascun territorio, favorendo anche lo sviluppo agricolo e forestale. Altri scopi ricercati sono la difesa del suolo e del territorio, della cultura rurale e dell’educazione alimentare, posti in essere degli imprenditori agricoli, il che può avvenire solamente attraverso l’incremento dei redditi aziendali e il miglioramento della qualità di vita degli agricoltori stessi. Sempre nell’ottica di aumentare la qualità della vita dei suddetti imprenditori il legislatore nazionale, in coordinamento con i programmi di sviluppo rurale dell’Unione europea, tende a favorire la multifunzionalità nel settore agricolo, nonché la differenziazione dei redditi agricoli, attuabile anche recuperando il patrimonio edilizio rurale. Infine il legislatore, disciplinando il settore agrituristico, tende a rafforzare le produzioni tipiche di qualità, nonché le tradizioni culinarie e enogastronomiche locali.

 

Per maggiori chiarimenti, Dott. Guido Pucci

Dottore Commercialista – Revisore Legale

Tel. 0572/913773 – pec: guido.pucci@legalmail.it

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